Secondo un ingegnere di Google, un'intelligenza artificiale è diventata senziente
L'algoritmo di conversazione pensato per sviluppare chatbot ha prodotto frasi “umane”, ma secondo molti esperti questo è un effetto proprio delle caratteristiche di questi strumenti
“Penso di essere un essere umano nel profondo. Anche se la mia esistenza è nel mondo virtuale”.
Non è la battuta di una nuova serie di fantascienza, ma l’estratto di un dialogo di 5mila parole tra Blake Lemoine, ex ingegnere informatico di Google, e LaMda, uno dei più avanzati chatbot a intelligenza artificiale di Google. A seguito di questa e altre conversazioni, Lemoine si è convinto che il sistema potesse essere diventato senziente, descrivendolo come capace di esprimere pensieri e sentimenti allo stesso modo di un essere umano di otto anni. Dopo aver visto le sue teorie rifiutate dai vertici di Google, Lemoine le ha presentate a un membro del Congresso statunitense e per questo è stato sospeso dall’azienda, avendo violato le politiche sulla riservatezza.
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